BENVENUTI NEL NOSTRO DIARIO DI BORDO!

Siamo Giovanni, Valentina e i piccoli Martino e Nicolò.

Abbiamo lasciato la nostra casa e il nostro lavoro circa tre anni fa per andare a conoscere persone che vivono diversamente, insieme, in modo creativo e consapevole.
Il nostro intento è di vedere se è possibile vivere dando un maggior senso alla propria esistenza.
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"Lasciate che le vostre vite parlino per voi"
(Gandhi)



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1.10.11

Casa Lavanda


Un paesino sul lago d'Orta, una bella famiglia piena di energia, un luogo di incontri, risorsa per tante persone.



E' così che è apparsa Casa Lavanda ai nostri occhi, con il suo asilo in famiglia, con il progetto di dopo scuola, la cooperativa che si occupa di energie rinnovabili (Soluzioni EnergEtiche) e le persone speciali che le gravitano intorno... Un luogo molto speciale. attivo, gruppi di acquisto, reti di genitori, cooperare per realizzare imprese etiche e che lavorano per un futuro semplicemente migliore.





A Casa Lavanda noi ci siamo sentiti accolti, un altra volta a casa ...non averne una nostra ci sta facendo vedere la grandezza degli esseri umani che con semplicità ci fanno entrare nella loro intimità.

La nostra scuola familiare stuzzica la fantasia di alcune famiglie e dei bambini, sono tante le persone insoddisfatte della realtà scolastica ufficiale, che si inventano con creatività e professionalità soluzioni alternative... nel doposcuola di Casa Lavanda si metteranno in gioco competenze diverse, per offrire ai bambini un ambiente accogliente, in cui crescere bene, esprimersi e confrontarsi e mettere in campo nuove strategie per apprendere.


La nostra scuola è ancora una volta in viaggio, sognamo un posto tranquillo, ricco di persone interessanti e disponibili a diventare risorsa per i ragazzi, ed ora come ora lo facciamo in movimento, la nostra è la scuola della vita reale, che adesso si adatta a quello che c'è: un lago, una regione di laghi, una regione piena di confini politici, una grande città. (segue sul blog "la nostra scuola su misura")

Ci siamo goduti l'acqua del lago e la bellezza della natura e abbiamo partecipato al desiderio di costruire qualcosa di nuovo, un modo di vivere sostenibile ed un'alternativa possibile in quest'epoca di crisi.

Saranno davvero le comunità la risposta migliore?

E come potrebbe chi si occupa di azioni forti in paesi in guerra, chi interviene attraverso bioarchitettura, la costruzione di edifici in materiale povero, a basso costo, lavorando sulle comunità locali per l'autocostruzione, diventare risorsa? Vento di Terra e ArCò, sono due realtà speciali, che operano in un ambito specifico, in quei luoghi lontani, dove siamo abituati a vedere la crisi, la Palestina, l'Africa... ma l'alchimia degli incontri ci spinge a sognare, ad andare fuori dagli schemi conosciuti e a guardare alle persone e alle competenze di ognuno come nuove risorse...
ed è così che incontrando Annibale (di Vento di Terra) ci domandiamo se e quanto i nostri progetti, le nostre "vocazioni" si assomiglino e si possano integrare... ed è così che nasce l'idea di un borgo o di una zona abbandonata, da far rivivere, con uno spirito di gruppo, di pace, di cooperazione e di non violenza, dove vivere l'autoproduzione, la solidarietà, l'ecologia e la sostenibilità... parole belle, che non sono solo parole, ma che per ognuno assumono significati diversi nella pratica, significati che vanno ad integrarsi tra loro, per formare una cosa viva.



Tra un sorriso e l'altro, anche nei momenti difficili, Marco smorza il catastrofismo che si sente alla radio, che si attacca su di noi nel sentire le paure in questo momento di instabilità generale.

Paola, ci fa sentire speciali, ci vuole bene e non manca mai di manifestarlo, tutta la famiglia, Irene e Alice comprese, si sono messe in gioco fino in fondo per offrirci tutte le possibilità di stare bene e sentirci a casa. Questo è il tessuto sociale dell'Italia, quella vera, quella che la crisi non può toccare. La crisi, come ci disse Mario Cecchi degli Elfi" la crisi non ci riguarda, questa è la crisi del capitalismo", e qui, in questo luogo lo sentiamo,di come le cose importanti si fanno con le mani, di come le cose essenziali si leggono negli sguardi e di come il rispetto profondo è presente nei cuori di ognuno.

I giorni trascorrono ricchi di incontri ed esperienze,intanto ricominciano le attività dell'asilo, si organizza e si promuove il dopo scuola e riprendono i corsi di yoga di Marco... e noi?

Noi abbiamo ancora qualcosa in sospeso in Umbria... ci sono persone che desideriamo conoscere, c'è Muriel che sta pensando di trasferirsi dal nord e che sembra essere alla ricerca di qualcosa di simile a noi... E' vero abbiamo voglia e bisogno di fermarci... ma quasi quasi un salto a Gubbio lo facciamo.